
Nel rappresentare la parte piĂą famosa dell’opera è stato semplice farmi venire delle idee in menteÂ
However, I was looking for new images, which had never been reproduced and above all, which could be as dynamic as the cover of a super-hero comic but painted in the most traditional sense.
Siccome questi giganti viene raccontato che fossero monolitici come torri, ho voluto rappresentare una scena claustrofobica: Uomini di dimensioni enormi legati uno vicino l’altro con mezzo corpo nell’acqua. Intorno a loro, nel buio, la luce calda infernale.Â
I loro visi esprimono chiaramente il loro disagio: sono confusi, non possono muoversi, non possono uscire dall’acqua, non possono immergere la parte all’esterno, non possono comunicare, sfogarsi, farsi ascoltare. Così è da millenni e così sarà per sempre e il protagonista vede tutto questo, esterrefatto, da un punto più alto del percorso.
Neanche da quel punto sopraelevato, riesce a vedere i giganti dall’alto ed infatti si trova sotto il punto di fuga.
La tela ha avuto un genesi in evoluzione, sopratutto per quanto riguarda i colori. Inizialmente pensavo di giocare un un contrasto caldo per il protagonista e la parte di terra su cui sta e colori freddi per i giganti.Â
But I felt the need to warm up those cool colors but I needed a color to do it. A particular color that was the fulcrum of everything.Â
One day with my wife and my mother we went to lunch in an oriental restaurant and next to it there was also one of the classic Chinese shops full of everything. My mom had to shop so we went in and usually these shops always have a stationery-stationery department. This, however, also had a series of very particular acrylic colors, between them I recognized how it was a lighting, the color I needed: a fluorescent pink!Â
That particular "point" of color gave the atmosphere to the image. The warm light reflects on the rough ceiling, made of boiling rock on one side and frozen on the other.Â
To get that material effect I used dense paint and acrylic plaster. To the touch, it feels even more real!

Per me la storia di questa immagine è stata una vera scoperta. L’ho trovata fantastica! Ma cosa potevo rappresentare?Â
Alla fine del percorso impervio del protagonista, dopo aver visto cose orribili, dopo aver superato prove che hanno costretto il protagonista a superare molti dei suoi limiti, arriva lì, all’entrata del prossimo reame.
Nel giardino dell’Eden e chi incontra? Lei. La sua musa, il suo amore, la sua ossessione.Â
Ha fatto il viaggio piĂą difficile della storia umana solo per raggiungerla. Lei dal suo canto, è scesa fino al punto piĂą basso per chiedere a all’accompagnatore del protagonista di prendere Dante e portarlo da lei, quando avrebbe potuto rimanere lì  nella pace eterna.
Come si conclude questa storia d’amore che ha viaggiato oltre la morte, il tempo, lo spazio, il male e il bene? Cosa dice la donna al protagonista quando lo vede?
Lo rimprovera amaramente!
Twist of the scene. Climax. Everyone in front of the TV still. With the hand in front of the mouth opened. Fingers holding a popcorn. All stopped.Â
LA donna lo rimprovera e il protagonista devastato si accascia a terra a piangere. Ma perchè? Per Amore.Â
La donna voleva permettergli di avanzare e quindi doveva pentirsi di ogni peccato perchè non si può andare lì sĂą da peccatori impenitenti. Che storia d’amore!Â
Tutte queste parole forse non servono però, se si è davanti al quadro. Anche se presentano molte variazioni, basilarmente la tela è composta da verde e rosso. Il verde è quello del paradiso terrestre, luminoso ma di rossi ce ne sono due: lui è vestito di rosso e anche lei. Ci ho voluto giocare: La donna veste un rosso che presenta una componente maggiore di bianco al suo interno, che lo rende quindi più rosa. (Carminio e vermiglione), mentre il protagonista ha la veste di un rosso con una componente maggiore di giallo, che lo rende più caldo e “fuoco” (guarda caso) e colori “terra”. Sopratutto, lui in questo momento è un peccatore che sta facendo i conti con i suoi peccati e quindi è più scuro sia del paradiso terrestre, sia di Beatrice, che invece, ha già messo a posto le cose.